venerdì 3 agosto 2012

Grense Jakobselv


Non riesco ancora a crederci, non mi sto rendendo conto, e credo che ci metterò un po a farlo.

Oggi ho attraversato la Lapponia, da Rovaniemi fino ad Inari schivando le renne che da un momento con l'altro ti ritrovi in mezzo alla strada, e poi, quando tutti girano a sinistra per Capo Nord, io mi sono diretto su a nord-est lungo a la 871, oltre 200 km di nulla, solo laghi, betulle, pini, qualche renna. Poi niente e nessuno.
Devo solo stare attento a guardare avanti senza farmi troppo distrarre dal panorama che coi laghi e gli spazi più aperti comincia a farsi più interessante dei pini svedesi, i Sami dicono che fare un frontale con uno di questi erbivori dal grosso palco non è divertentissimo, per il resto gli specchietti puoi dimenticarteli, se dietro non hai nessuno, nessuno arriverà.
Faccio l'ultimo rifornimento in euro poco prima del confine e sono in Norvegia.

Il panorama nel Firmark cambia ancora, fanno capolino i primi fiordi che si insinuano tra modeste alture che, nonostante la latitudine (69° N), sono ricoperte di alta vegetazione almeno fino a 250 metri di quota, viaggiandoci accanto percepisci l'odore del mare e il tempo grigio ed a tratti piovoso dona al tutto un'atmosfera criptica indescrivibile.

Giungo così a Kirkenes nel primo pomeriggio, individuo presto la mia hytte per la notte, scarico i bagagli e vista l'ora risalgo in moto per buttare un occhio alla cittadina, assolutamente niente di imperdibile, ma soprattutto per raggiungere la prima vera meta di questo mio viaggio.
Le indicazioni sono anche in cirillico, mi dirigo verso il confine russo. Dopo una decina di chilometri, scorgo le pensiline della frontiera, è già tutto pieno di cartelli che la indicano in modo tutt'altro che amichevole. Ma la mia strada gira a sinistra proprio appena prima degli spazi doganali. Da qua la strada fa lo zig zag attorno a qualche laghetto, supero un passo alla folle quota di 190 mslm ed arrivo alla "restricted area", qua pare che non si scherzi, sei avvertito e devi rispettare le regole.
Sulle alture si vedono ancora i vecchi presidi dell'"Unione", quelli nuovi sono oltre il fiordo, più radi. Gli ultimi 10 km sono in terra battuta, è uno sterrato bello liscio, veloce, ma la cosa particolare, è che appena fuori dalla strada, sull'erba, li a qualche metro, è Russia!
Sono a Grense Jakobselv. A quasi 4000 km da casa. Con la mia moto. Da solo.



2 commenti:

  1. Caspita chissà che emozione.... Alla fine sei tu che fai compagnia a noi.... Continua con questo spirito... Faby

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    1. Grazie Faby! Cerco solo di trasmettere emozioni difficilmente trasmissibili...
      Voi da casa siete un supporto che nemmeno immaginate!!

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