mercoledì 19 novembre 2014

Tre dementi a Lisbona

Per la prima volta in vita mia ho allungato il fine settimana pur non essendoci ricorrenze o festività ed ho trascorso qualche giorno a Lisbona, la capitale del Portogallo.
A prima vista la città, che sorge su un territorio collinare sulla riva destra dell'estuario del fiume Tejo, ha un aspetto un po' trasandato, un'architettura lineare, coerente, che però paga un po' il suo aspetto trascurato, forse a causa del lungo periodo di dittatura terminato solo nel 1974 e della difficoltà attuali nella riqualificazione dovute alla forte crisi che attraversa il paese da tempo.
Visitandola ci si accorge però di come abbia le sue zone monumentali  e di come, pur apparendo poco raffinata, nel sali e scendi delle viette del Rossio e della Baixa, i due quartieri del centro, si viva una vita fatta di musica e localini in grado di offrire buonissime specialità culinarie addolcite da piccoli vizi come il Pastel de Nata o la Ginjinha all'amarena diventati anche per noi, turisti per tre giorni, una piacevole abitudine.

Ho detto "noi" perché non sono sempre selvatico e questa volta ero in compagnia di due amici, di quelli veri, coi quali condividere un'esperienza di viaggio è solo un aggiungere ricchezza a ricchezza. Il risultato? Tre dementi a zonzo! 





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