domenica 6 maggio 2018

Printemps sûr les Alpes

Girovagare sulle Alpi ai primi di maggio significa essere fuori dal mondo. Questo è il periodo delle ferie per la popolazione locale, è appena finita la stagione invernale ma non ancora cominciata quella estiva. E' un paradiso, non c'è anima viva.
Ieri sera non faccio quindi nessuna fatica a trovare una piccola stanza a Barcelonnette, cuore della mia amata Vallée de l'Ubaye, anche in paese c'è silenzio, la tranquillità che cercavo.
Mi sveglio stamattina e, visto che con mio grande stupore i pannelli informativi danno il Col d'Allos aperto... decido di andarlo a vedere, ci son stato molte volte ma appena aprono i passi l'alta montagna è incredibile, non è la strada che devo prendere per rientrare ma almeno su in cima devo andarci, ed ovviamente lo spettacolo non delude!! Le marmotte uscite a prendere il timido sole di oggi corrono nelle tane sentendo il rumore al passaggio della mia auto e 2200 metri di quota ci sono 6 gradi, un silenzio totale ed ancora un sacco di neve!!! 



Mi prendo un pochino di tempo, il rifugio è ancora chiuso, non c'è anima viva e la pace che si respira lassù è ammaliante,  faccio due passi, respiro a pieni polmoni l'aria frizzantina, non sono vestito pesantissimo ma quasi non sento il freddo che fa, non vorrei più scendere.
La strada per tornare a casa però è lunga e soprattutto ho voglia di fotografare un po' di posti. Nei prossimi giorni vi farò vedere delle belle cosine. Nel frattempo si torna alla normalità della pianura. Sigh...

sabato 5 maggio 2018

Rifugio

Non ne potevo più, non vedevo l'ora di scappare da tutto e da tutti, di rifugiarmi sulle mie montagne, unico luogo di vera pace e serenità. Nonostante la primavera inoltrata quest'anno è venuta tantissima neve ed i valichi di alta quota hanno avuto qualche problemino anche nella riapertura. Ma ieri sera ho controllato i vari bollettini, al colle della Maddalena è finalmente cessato il pericolo valanghe ed è aperto senza limitazioni. Il meteo non promette bene però... fa niente, ho troppa voglia di rifugiarmi in Ubaye, lassù dove mai come in questo periodo non c'è nessuno.
Niente moto quindi, e faccio bene perchè ha piovuto praticamente tutto il giorno, ma godermi la pace e la solitudine nei miei luoghi del cuore, anche chiuso dentro una scatola di lamiera, non ha prezzo.
Il sedile vuoto accanto ha il suo peso, e la playlist di Fabio Concato, le cui poesie ascolto sempre nei miei momenti di riflessione, contiene quella canzone che esattamente tre anni fa cantavo col magone (https://www.youtube.com/watch?v=P4XTG_kgATQ è questa, ma non ascoltatela, leggetela) ma a fatica cerco di non badarci, l'importante è voler bene a se stessi ed essere innamorati di qualcosa, ed io per questi luoghi ci ho veramente perso la testa.


martedì 1 maggio 2018

Dublino



Quando prenotai l’aereo la immaginavo diversa questa vacanzina irlandese, mi sono invece trovato a viverla alla maniera tutta mia, da vagabondo, facendo quello che istinto e frangenti mi suggerivano, fotografando l’architettura che incontravo per strada, bevendo caffè americano da Starbucks e Guinness in ogni pub in cui capitavo.





Pensavo di gustarmi i piatti tipici nei ristorantini più gourmet della città invece ho mangiato fish&chips seduto per terra, pensavo di ballare musica celtica come Jack e Rose sul Titanic e invece ho insegnato “Oh mia bella Madunina” ad una scolaresca di Napoli nelle vie di Temple Bar.





Ma Dublino va bene comunque la vivi, è una città piccola, coi giusti fronzoli europei, ma dalla forte identità irlandese, che si respira in ogni angolo. E poi si beve, sempre ed ovunque, cazzarola se di beve, la birra scorre a fiumi in tutti i locali e per tutte le età.
Grazie a due amici che vivono lassù ho avuto poi anche la fortuna di fare un giro al giardino botanico, al Phoenix Park, popolato da centinaia di cervi, e addirittura fuori città sulla costa, tutti luoghi un po’ fuori mano che da solo non avrei visto. Grazie a Terry e Cristiano per la bellissima domenica!
Beh, me la immaginavo diversa ma tutto sommato non è andata affatto male. Basta viaggiare, non fermarsi, basta curiosare in altri luoghi, scoprire usanze e costumi diversi dai nostri, per aprire la mente e gli orizzonti. E sentirsi vivo.

Bye bye Dublin. Arrivederci Irlanda.

The Silk Road - 4° ed ultima parte - Pamir Highway

19 agosto 2018 Si riparte da Samarcanda in sella alla motona carica. Le strade sono sempre molto sconnesse, si deve fare attenzione, sop...