mercoledì 5 settembre 2018

The Silk Road - 1° parte - Alla fine dell'Europa

Sabato 28 luglio 2018

La moto è pronta dalla sera prima, è giunto il momento di partire, un'ultima controllata alle ultime cose e senza fretta mi metto in viaggio a metà mattina e via che si va spediti, su una autostrada A4 infuocata come non mai. Nel pomeriggio raggiungo Trieste ed esco  rapidamente dall'Italia, un po' di traffico invece all'ingresso in Croazia (perchè pur essendo UE non è ancora in area Shengen) e mi fermo in un B&B carinissimo, a pochi chilometri da Capodistria, dove ceno ottimamente in una atmosfera di pace all'ombra degli ulivi.



Domenica 29 luglio 2018

Si riparte al mattino verso le 9 dopo una abbondante colazione, rientro in Slovenia dove il paesaggio è molto rilassante, l'autostrada si snoda tra le verdi colline. Successivamente di nuovo in Croazia, passando a sud della capitale Zagabria, il territorio si fa più pianeggiante e proseguo via spedito anche se a tranquillo ritmo autostradale. Trovo un po' di coda alla dogana serba, c'è traffico, un sacco di macchine targate tedesche: sono turchi che vivono e lavorano in Germania che tornano a casa per le vacanze estive. La polizia però fa passare le moto avanti, un'oretta e me la cavo. Dopo un paio di acquazzoni, uno dei quali talmente violento che mi costringe a fermarmi al riparo in un'area di servizio, riesco a passare Belgrado, l'autostrada ci passa proprio attraverso, scorgo il Danubio che taglia in due la città, è grigio come grigi sono gli edifici più alti che ricordano il vecchio regime, non posso troppo distrarmi guardandomi in giro però, i serbi in auto sono arroganti, ti sfiorano a velocità folli sorpassandoti. Serve attenzione.
Arrivo in serata, dopo aver macinato un bel po' di chilometri, a Smederevo, un paese dal degrado talmente evidente che sembra Africa, immerso in una acciaieria enorme, sembra la Springfield balcanica, dove però per pochi soldi pernotto in un alberghetto niente male.




Lunedì 30 luglio 2018

Tappa a rilento, pochi chilometri ma ho sicuramente fatto pratica in vista dei confini tra gli stati asiatici che attraverserò: due ore per passare dalla Serbia alla Bulgaria. Approdo in serata a Sofia, raggiungo un albergo in centro sgomitando in un traffico disordinato ed arrogante. Grazie alla dritta di un amico ceno in un ristorante molto figo e molto gourmet (https://www.facebook.com/Kosmos.restaurant/), e visto il buon punto sulla tabella di marcia decido di fermarmi un giorno per visitare la città.




Martedì 31 luglio 2018

Abiti comodi e giornata in giro a piedi nella capitale bulgara. La città evidenza forti contrasti, una periferia al limite del degrado ma un centro pedonale vivibile ed una zona istituzionale monumentale che ne denota il carattere. Il Largo con il Palazzo del Partito (ora sede governativa) che riporta alla memoria il periodo comunista è sicuramente la parte più di rappresentanza, e poi finalmente ho avuto l'immenso piacere di poter ammirare dal vivo la bellissima cattedrale ortodossa di Alexander Nevskij che con le sue cupole neobizantine verdi e dorate è a mio avviso l'attrattiva più bella di Sofia.





Mercoledì 1 agosto 2018

Parto da Sofia verso le 8 con una temperatura ideale per viaggiare in moto, ci sono 20°, ma il fresco dura poco, fortuna che oggi i chilometri non sono molti. Attraverso immensi campi di girasoli e poi ancora coda sotto un caldo infernale per l'ingresso in Turchia. Rischiando la vita ad ogni metro in un traffico a dir poco infernale arrivo alla fine dell'Europa approdando a Costantinopoli, l'antica Bisanzio.




Giovedì 2 e venerdì 3 agosto 2018

Istanbul si rivela una città magica, al confine tra oriente ed occidente, la sua cultura musulmana con moschee monumentali e un gran bazar a dir poco spettacolare si interseca con uno sviluppo ed una frenesia tipicamente europea. Cerco il contatto con la gente, prendo taxi e metropolitana, la città appare accogliente, la percezione di sicurezza è pari a qualsiasi altra città europea. Si sta bene.
La Moschea Blu, nonostante i lavori di ristrutturazione, lascia senza fiato, e se vogliamo ancor più fascino e ancor più densa di storia è la cattedrale di Santa Sofia, ora museo cittadino. Merita una visita anche la Basilica Cisterna, costruita da Giustiniano 1500 anni fa, durante il periodo più prospero dell'Impero Romano d'Oriente, e il complesso del Topkapi con le coloratissime stanze dell'Harem del sultano ottomano.







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