lunedì 4 giugno 2018

Mukka a zonzo


Ne avevo una voglia matta, il meteo non lo danno dei migliori ma i passi cominciano ad aprire (almeno a sud) ed ho voglia di Alpi.
Parto sabato mattina presto ed più velocemente possibile raggiungo la Francia dal Colle di Tenda. Non attendo molto ma il senso unico alternato fa si che il passaggio lo si faccia coi più tamarri e smarmittati dei "colleghi" motociclisti. Porto pazienza fino al bivio per Sospel, dove d'improvviso regna la pace. Poca gente vista la buonora anche al rifugio sul col de Brouis. Supero il bellissimo borgo per attaccare il Turiní, dove mi fermo per pranzo. La quiete delle Gorges de la Vésubie mi incanta sempre e non è da meno il Col St. Martin che porta alla Valle della Tinea. Col de Couillole e Valberg li faccio sotto un'acqua torrenziale, ma non mi preoccupo, riduco l'andatura e me la godo da dietro la visiera bagnata del mio nuovo Neotech2. Raggiungo la magnifica Cayolle ancora innevatissima tra un sacco di marmotte.
Aperitivo e pernottamento in una fresca Barcelonnette di inizio estate.







Domenica mattina parto presto, l'aria è frizzantina in Ubaye, sarei tentato di fare il giro Larche-Lombarde-Bonette (tutti aperti) ma vorrei tentare il ritorno lungo in Savoia. Mi sparo quindi un Col de Vars al Cardiopalmo, deserto vista la buonora, e un Izoard spettacolare aperto a metà settimana. Ma poi nonostante un pannello luminoso a metà valle Serre Chevalier lo indicasse chiuso, arrivo al Lautaret per avere conferma che al Galibier c'è ancora troppa neve. Non è aperto nemmeno il tunnel. Ripiego per un pranzetto in Vallée de la Clarée e rientro in Patria dal Colle della Scala, sempre piacevole da percorrere piano piano in tranquillità. 

Au revoir mes Alpes.





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