lunedì 18 giugno 2018

Un po' di RDGA

Preparare il viaggio di agosto significa anche tornare ad avere l'abitudine a stare in sella tutto il giorno, e dove farlo se non nei luoghi dove più amo stare?
Così sabato mattina parto non avendo bene in mente dove andare ma subito al bar sotto casa incontro a colazione un signore che conosco e quando gli dico che faccio un giro in Francia mi dice "fai il colle dell'Agnello?". La mi risposta, così d'istinto è stata "perchè no!". Salto in sella e mi dirigo quindi a Pontechianale, dove mi gusto un tagliere di salumi e formaggi piemontesi in riva al lago.




Il colle, aperto per la stagione estiva da soli 3 giorni, è il terzo valico alpino per altitudine (2744 mslm) ed in quota l'aria è frizzantina e la neve ancora abbondante sui pendii.




Secendendo sul versante francese mi godo la bellezza della natura del Parc National de Queyras, a Guillestre attacco il col de Vars che mi porta in un batter d'occhio nella mia amata Ubaye. E' presto e le giornate sono lunghe, quindi rientro per un attimo in Italia dal Col de Larche e poco prima di Vinadio svolto a destra per uno dei passi più rilassanti dell'intero arco alpino (almeno il versante italiano), il colle della Lombarda. La giornata si conclude a Barcelonnette dopo esser saliti sul tetto d'Europa sul Col de la Bonette/Restefond, in questa stagione l'atmosfera lassù è davvero magica: un sacco di marmotte ed un tripudio di colori indescrivibile.




Domenica mattina faccio colazione fuori, con una vista su due delle cime più belle e famose del Parc National du Mercantour: le Pan du Sucre e le Chapeau de Gendarme.




Non perdo troppo tempo, il meteo è ottimo ed il cielo è terso ed azzurrissimo, si parte verso nord. Rifaccio il col de Vars al contrario, mi fermo a bere un caffè al refuge Napoleon al col d'Izoard, e superata Briançon mi dirigo al Lautaret perchè finalmente ha aperto il Galibier, uno dei passi più spettacolari, dove faccio sia provviste di formaggi di malga, sia mi fermo per il pranzo al fresco di una piccola baita a quota 2000.




Il valico alpino più alto d'Europa (il Col de l'Iseran) è ancora chiuso, quindi sono costretto ad allungare un po' il giro, scendo in Maurienne dove fa un caldo infernale, non ricordo molto bene la strada da fare, il Col de la Madeleine l'ho fatto un paio di volte ma diversi anni fa, ma il mio nuovo Zumo mi aiuta a raccapezzarmi senza problemi, ed infine rientro in patria dopo uno spuntino seduto sulla neve, ancora abbondantissima al Piccolo San Bernardo.
Peccato per il col d'Arpy chiuso per manifestazione, ma con 12 passi e più di 1000 km posso ritenermi abbastanza soddisfatto.





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