Quell'aria melanconica che il lago riesce sempre a trasmettere, soprattutto in quelle giornate in cui l'azzurro del cielo fatica a palesarsi... le montagne del Vergante si specchiano scure nell'acqua calma, plumbea per le nuvole che scorrono basse, increspata qua e la dai piccoli battelli di linea.
Dopo una mattinata sotto le coperte a recuperare qualche ora di sonno arretrato cosa può esserci di meglio che quattro passi in riva al Lago Maggiore a godersi la pace e la tranquillità di quei luoghi fuori stagione, quella calma innaturale alla quale non siamo più abituati, lo starnazzare dei germani reali che si rincorrono attorno alle barche a vela ormeggiate... e quella breve attraversata col traghetto che per qualche minuto ti dona sempre l'impressione di essere in vacanza, in viaggio per chissà quale destinazione...
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